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ESSENTIA ITALIAN FOOD, Giuseppe Massini: Articolo scritto da Laura Tarani per Unfolding Roma

ESSENTIA ITALIAN FOOD: DAL VINO AL DOLCE.

L’ECCELLENZA PUGLIESE SULLE TAVOLE DEL MONDO.

Ho già incontrato Giuseppe Massini e Giovanni Bucci in passato. La loro etichetta di Trani meglio nota con il nome di Essentia Italian Food ( https://www.essentiaitalianfood.com/it/ ), è appena nata ma si sta già facendo strada nell’intricato e foltissimo mondo dell’enogastronomia. A fare la differenza per i prodotti a marchio Essentia, è sicuramente l’artigianalità!

Un atto da preservare quello dell’artigiano, che Essentia pone alla base della propria distribuzione, andando a ricercare chi ancora produce nel piccolo del proprio terreno e punta a far conoscere la bontà e la sincerità del proprio prodotto. E’ per questo che dal vino al resto, il passo è breve. Per questo motivo Massini e i suoi abbinano ai vini scelti anche una serie di formaggi sopraffini, tra cui un Canestrato DOP di pecora, stagionato esclusivamente con olio EVO (di Corato) che ne permette la conservazione senza polimeri alimentari. Oppure i dolci di mandorla preparati con mandorle di Altamura e di Bisceglie, utilizzate per realizzare quello che, per chi non lo sapesse, era il dolce di Federico II. Nello specifico è la Famiglia Fieschi che da tre generazioni confeziona dolci in pasta di mandorle senza zucchero ma con glassa al miele. E ancora gli olii, vero e proprio oro di Puglia, distinti dall’etichetta per la loro acidità. Si va da quello realizzato con olive coratine (Andria e Castel del Monte più aspro), a quello realizzato con le olive ogliarole (di Bitonto, più dolce), fino agli olii speziati destinati per lo più al mercato estero come quello giapponese dove sbancano l’olio al limone, all’aglio o al peperoncino. E infine ben presto sarà aggiunta al catalogo delle prelibatezze, anche un’azienda di Gravina che produce pasta, tutta rigorosamente realizzata da agricoltura biologica, con farine Senatore Cappelli, fino alle più “moderne” come la farina di Canapa.

Mentre parlo con Giuseppe Massini, co-founder di Essentia Italian Food, mi vien facile chiedere chi stabilisce che questi prodotti possano appropriarsi dello status di eccellenza e Giuseppe ha una risposta per tutto. Ogni prodotto passa una serie di test che sono per lo più divisi in due trance: dai test tecnici diretti sul consumatore, fino a quelli più peculiari effettuati da esperti di settore (dall’enogastronomia, alla medicina). Un vero e proprio percorso che ogni prodotto compie per guadagnarsi il marchio Essentia. “E’ un lungo lavoro ma assicura il successo. Un prodotto prima di impressionare il potenziale cliente, deve impressionare me”, conclude con sicurezza Massini. In questo lungo percorso che i brand compiono per entrare in Essentia, si viene ad instaurare un vero e proprio rapporto familiare. Essentia è famiglia per ogni produttore che per il neonato brand di Trani diventa un vero e proprio figlio. Giuseppe e i suoi instaurano con il produttore un rapporto personale, imparando a conoscere ognuno di loro e la loro storia, per poi raccontarla al meglio al potenziale cliente.

Il nome scelto per i vini, è una ricerca che Massini compie partendo dalla biblioteca di Trani, dove ha recuperato un antico volume di dialetto tranese datato 1876, da cui poi ha confezionato i nomi che ora sono in bella mostra sulle eleganti etichette delle bottiglie a marchio Essentia. Una ricerca che è sinonimo di sconfinato amore. E se il nome del brand è stato deciso dal giovane Domenico, figlio di Giuseppe, la goccia-logo del brand è il vero è proprio simbolo dell’azienda. Una goccia come unico elemento che fa capo a tanti: una goccia di vino, di olio, un chicco di grano o di caffè. Una goccia che ha in se tante venature e trasparenze, le stesse che ogni terreno restituisce all’artigiano. Biodiversità è la parola chiave. Una biodiversità rispettata che dal territorio di Puglia vola fino in India, Canada e America.

Ma in un periodo storico in cui è facile riscuotere consensi ma altrettanto difficile custodirli nel tempo, come fa Essentia a mantenersi competitivo? Ancora una volta Giuseppe mi spiega senza indugio che per lui il segreto resta la diretta degustazione. Giuseppe fa testare ogni prodotto al potenziale cliente e gli lascia sempre il beneficio del dubbio. Lancia un’ancora nel mare a cui è certo che ben presto in molti accorreranno.

La sicurezza di Massini lascia pochi dubbi. L’etichetta tranese rilancia la Terra di Puglia che proprio negli ultimi tempi sta aumentando esponenzialmente il proprio gradimento, non solo come meta turistica ma anche come qualità e stile di vita troppo a lungo sottovalutato. Cultura, tradizioni e saperi incontrastati. Anche questi sono obbiettivi di Essentia? – chiedo ancora a Giuseppe. La sua risposta è positiva e senza ripensamenti. Essentia si prefigge di valorizzare il prodotto italiano e di renderlo noto in ogni parte del mondo, partendo proprio dalla biodiversità pugliese per poi allargarsi a confini limitrofi.

La storia di Essentia è destinata a crescere, a stupire e a trovare stimoli nuovi. Giuseppe Massini trasmette quell’entusiasmo che difficilmente trovi in giro, ringrazio lui per lo splendido viaggio in cui mi ha condotta e per le sensazioni evocate al primo assaggio, quando con estrema generosità e gentilezza mi ha portato a degustare i suoi prodotti. Grazie a Giuseppe Massini e ad Essentia, una selezione notevole, ricercata e davvero maniacale per l’eccellenza e la qualità.

Laura Tarani

 

Link all’articolo originale: https://www.unfoldingroma.com/roma-da-vivere/9329/essentia-italian-food,-giuseppe-massini/